La teatroterapia si colloca nella cornice delle Arti-terapie creative.
Per un artista l’arte è coping strategy, ovvero strategia di sopravvivenza.
Auto guarigione
è la parola chiave di ogni forma di terapia a mediazione artistica.
Forme, suoni e movimenti possono esprimere l’inesprimibile, ed è qui che si apre la possibilità di un modo diverso di curare.
Il termine teatro
non si riferisce solo alla recitazione ma anche alle altre forme con cui la capacità di rappresentazione simbolica si esprime, come ad esempio il gioco
e il rito
, si riferisce a quello spazio speciale separato dal quotidiano del “far finta”.
L’elemento di partenza è sempre il piacere
; il piacere di fare cose con il corpo, con la voce, di esprimersi.
E’ la messa in scena dei propri vissuti e delle proprie fantasie , agisce attraverso la rappresentazione di personaggi per la maggior parte improvvisati, che sono una fonte inesauribile di risorse interne
.
La persona può in questo modo crescere e liberarsi dalle proprie schiavitù
giocando con più ruoli e copioni, libero di interpretare e sperimentare quelli che più gli si confanno.
Infatti afferma Walter Orioli che la persona sana non dovrebbe cercare la fedeltà al copione che gli è stato imposto (dalla vita), ma la fedeltà al proprio sé più autentico.